La Via Francigena non è una sola: Sebbene il nome possa suggerirlo, la Via Francigena non è un unico percorso ben definito. Nel corso dei secoli, diversi itinerari si sono sviluppati, collegando la Francia a Roma e oltre. Oggi, sono riconosciute diverse varianti della Via Francigena, ognuna con le sue caratteristiche e i suoi punti di interesse.
Sigerico e il suo diario di viaggio: L’arcivescovo di Canterbury, Sigerico, è considerato il primo “pellegrino blogger” della storia. Nel suo diario di viaggio, redatto nel 990 d.C., descrisse minuziosamente le tappe del suo percorso da Roma a Canterbury, fornendo preziose informazioni sui luoghi visitati, sulle condizioni delle strade e sulle strutture per i pellegrini. Questo diario è una fonte inestimabile per studiare la Via Francigena medievale.
La Via Francigena e l’economia: Oltre ad essere un percorso religioso, la Via Francigena era anche una importante via commerciale. Mercanti, artigiani e contadini si spostavano lungo questo itinerario, favorendo gli scambi economici e culturali tra le diverse regioni d’Europa. Le città lungo la Via Francigena prosperarono grazie al commercio e all’afflusso di pellegrini.
Simboli e segni: Lungo la Via Francigena, i pellegrini potevano riconoscere il percorso grazie a specifici simboli e segni. Tra i più comuni c’erano le conchiglie di San Giacomo (anche se la Via Francigena non portava a Santiago di Compostela), le croci e le frecce. Questi segni erano dipinti sulle porte delle locande, sulle facciate delle chiese e sui muri delle case, guidando i pellegrini nel loro cammino.
La Via Francigena e l’ambiente: Percorrere la Via Francigena significa immergersi in paesaggi diversi e suggestivi: colline, valli, borghi medievali, città d’arte. Lungo il cammino si possono ammirare diversi ambienti naturali, come boschi, fiumi e laghi. La Via Francigena è quindi un’opportunità per scoprire la bellezza del paesaggio italiano e europeo, e per riflettere sul rapporto tra l’uomo e la natura.